14/05/2025
La Svolta, Mettiamoci in Gioco
Cambiare lavoro rappresenta sempre una scommessa, ma a volte le aspettative si infrangono contro la realtà. Dopo alcune settimane come vicedirettore in un hotel, mi resi conto che ciò che mi era stato promesso durante il colloquio non poteva essere mantenuto.
Una Nuova Delusione
La struttura non era grande e spesso mi ritrovavo a coprire mansioni che non rientravano nel mio ruolo, come fare il cameriere in sala per sostituire dipendenti che entravano e uscivano rapidamente. Ciò che immaginavo potesse essere un lavoro stimolante, in cui avrei incontrato persone da ogni parte del mondo, si rivelò monotono e banale.
Check-in, check-out: tutto si riduceva a un insieme di gesti ripetuti, senza spazio per iniziativa o creatività. Una sensazione di vuoto iniziava a prendere piede. In quei momenti, non potevo fare a meno di ripensare al lavoro in agenzia immobiliare.
Il Ritorno ai Ricordi
Continuavo a sentirmi con i vecchi colleghi. Ci scambiavamo opinioni su trattative e situazioni che si creavano in agenzia. Uno di loro, il mio responsabile, mi spronava spesso a riflettere sulla scelta di aver lasciato.
Nel frattempo, la sensazione di sprecare il mio tempo nell’hotel diventava sempre più forte. Sapevo che quella strada non mi avrebbe mai portato a crescere. L’idea di vivere il resto della mia vita con uno stipendio garantito, ma in una routine piatta e ripetitiva, era soffocante.
Il Ritorno in Agenzia
Una mattina, senza pensarci troppo, decisi di presentarmi alla porta dell’agenzia. Il caso volle che il mio responsabile fosse lì. Ci scambiammo uno sguardo, e bastarono pochi istanti per capire cosa doveva succedere: decisi di ricominciare.
Questa volta, però, qualcosa era diverso. Avevo una consapevolezza nuova, una carica interiore che non avevo mai sentito prima. Sapevo a cosa andavo incontro, conoscevo le difficoltà, ma ero pronto a mettermi in gioco con una determinazione mai provata.
La Rinascita di un Leader
Ogni giorno iniziava con un entusiasmo rinnovato. Le difficoltà, che prima mi abbattevano, diventavano sfide da affrontare con lucidità. Mi resi conto che, aiutando i miei colleghi, stavo aiutando anche me stesso.
Nonostante avessi meno esperienza di loro, emerse una mia dote naturale: il carisma. I miei colleghi iniziarono a riconoscermi come una figura di riferimento, un leader. Guidandoli e supportandoli, imparavo rapidamente dai loro errori e successi, accumulando esperienza e sicurezza in me stesso. Il mio titolare, notando il cambiamento, mi regalò un quadretto con una celebre citazione di Albert Einstein:
“La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta
progressi. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera
la crisi supera sé stesso senza essere superato.”
Quelle parole mi colpirono profondamente. Mi resi conto che, se fossi riuscito a superare quel periodo di difficoltà, sarei stato un agente immobiliare più forte e resiliente.
La Lezione della Crisi
La crisi non sarebbe durata per sempre, e io dovevo solo avere pazienza, migliorare e aspettare il momento giusto per colpire. Iniziai a vedere le sfide come opportunità, imparando che ogni errore era un passo verso la crescita.
Come diceva Einstein, senza crisi non ci sono sfide, senza sfide non c’è crescita. La crisi mi aveva messo alla prova, ma mi stava anche insegnando a non arrendermi e a credere in me stesso.
Conclusione: Una Nuova Partenza
La decisione di tornare in agenzia rappresentò una svolta non solo lavorativa, ma personale. Avevo capito che la monotonia non faceva per me e che le difficoltà, invece di essere evitate, dovevano essere affrontate.
Ogni giorno in agenzia era diverso, pieno di imprevisti e opportunità. Quel dinamismo, quella creatività che il lavoro richiedeva, erano esattamente ciò che cercavo.
E così, con una nuova mentalità e uno spirito più forte, mi rimisi in gioco, pronto ad affrontare il futuro con determinazione e fiducia.
Roberto Coccoli - Rea 572995
Una Nuova Delusione
La struttura non era grande e spesso mi ritrovavo a coprire mansioni che non rientravano nel mio ruolo, come fare il cameriere in sala per sostituire dipendenti che entravano e uscivano rapidamente. Ciò che immaginavo potesse essere un lavoro stimolante, in cui avrei incontrato persone da ogni parte del mondo, si rivelò monotono e banale.
Check-in, check-out: tutto si riduceva a un insieme di gesti ripetuti, senza spazio per iniziativa o creatività. Una sensazione di vuoto iniziava a prendere piede. In quei momenti, non potevo fare a meno di ripensare al lavoro in agenzia immobiliare.
Il Ritorno ai Ricordi
Continuavo a sentirmi con i vecchi colleghi. Ci scambiavamo opinioni su trattative e situazioni che si creavano in agenzia. Uno di loro, il mio responsabile, mi spronava spesso a riflettere sulla scelta di aver lasciato.
Nel frattempo, la sensazione di sprecare il mio tempo nell’hotel diventava sempre più forte. Sapevo che quella strada non mi avrebbe mai portato a crescere. L’idea di vivere il resto della mia vita con uno stipendio garantito, ma in una routine piatta e ripetitiva, era soffocante.
Il Ritorno in Agenzia
Una mattina, senza pensarci troppo, decisi di presentarmi alla porta dell’agenzia. Il caso volle che il mio responsabile fosse lì. Ci scambiammo uno sguardo, e bastarono pochi istanti per capire cosa doveva succedere: decisi di ricominciare.
Questa volta, però, qualcosa era diverso. Avevo una consapevolezza nuova, una carica interiore che non avevo mai sentito prima. Sapevo a cosa andavo incontro, conoscevo le difficoltà, ma ero pronto a mettermi in gioco con una determinazione mai provata.
La Rinascita di un Leader
Ogni giorno iniziava con un entusiasmo rinnovato. Le difficoltà, che prima mi abbattevano, diventavano sfide da affrontare con lucidità. Mi resi conto che, aiutando i miei colleghi, stavo aiutando anche me stesso.
Nonostante avessi meno esperienza di loro, emerse una mia dote naturale: il carisma. I miei colleghi iniziarono a riconoscermi come una figura di riferimento, un leader. Guidandoli e supportandoli, imparavo rapidamente dai loro errori e successi, accumulando esperienza e sicurezza in me stesso. Il mio titolare, notando il cambiamento, mi regalò un quadretto con una celebre citazione di Albert Einstein:
“La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta
progressi. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera
la crisi supera sé stesso senza essere superato.”
Quelle parole mi colpirono profondamente. Mi resi conto che, se fossi riuscito a superare quel periodo di difficoltà, sarei stato un agente immobiliare più forte e resiliente.
La Lezione della Crisi
La crisi non sarebbe durata per sempre, e io dovevo solo avere pazienza, migliorare e aspettare il momento giusto per colpire. Iniziai a vedere le sfide come opportunità, imparando che ogni errore era un passo verso la crescita.
Come diceva Einstein, senza crisi non ci sono sfide, senza sfide non c’è crescita. La crisi mi aveva messo alla prova, ma mi stava anche insegnando a non arrendermi e a credere in me stesso.
Conclusione: Una Nuova Partenza
La decisione di tornare in agenzia rappresentò una svolta non solo lavorativa, ma personale. Avevo capito che la monotonia non faceva per me e che le difficoltà, invece di essere evitate, dovevano essere affrontate.
Ogni giorno in agenzia era diverso, pieno di imprevisti e opportunità. Quel dinamismo, quella creatività che il lavoro richiedeva, erano esattamente ciò che cercavo.
E così, con una nuova mentalità e uno spirito più forte, mi rimisi in gioco, pronto ad affrontare il futuro con determinazione e fiducia.
Roberto Coccoli - Rea 572995
