
29/05/2025
Miglior Acquisitore dell’Anno
Il 2012 stava per concludersi, e come ogni anno si avvicinava il momento delle premiazioni. Per me era stato un anno intenso, ricco di soddisfazioni e di sfide. Negli ultimi mesi si vociferava che potessi essere tra i candidati al titolo di Miglior Acquisitore dell’Anno, un riconoscimento che avrei desiderato conquistare con tutte le forze.
La Corsa al Premio
I miei colleghi, percependo quanto tenessi a quell’obiettivo, fecero squadra intorno a me. Mi
incoraggiavano a concentrarmi sulle acquisizioni più che sulle vendite, perché sapevano che in quel campo avevo buone possibilità di eccellere. Anche se cercavo di non far trasparire troppo la mia ambizione, loro avevano capito quanto significasse per me.
Non ero il migliore nelle vendite, dove alcuni colleghi “pezzi grossi” avevano una marcia in più. Ma con le acquisizioni avevo trovato il mio punto di forza. A dicembre, il mio titolare lasciò intendere, quasi casualmente, che il premio si sarebbe giocato tra me e una ragazza di un’altra agenzia del gruppo. La sfida era aperta, e io ero determinato a dare il massimo.
Gli Ultimi Sforzi
Nel rush finale, un collega fidato, Davide, mi supportò. Mi spronò e mi aiutò a portare a casa due incarichi chiave proprio negli ultimi giorni di dicembre. Anche se gli incarichi erano vincolati a partire da gennaio, i proprietari accettarono di firmare a dicembre, consentendo che fossero conteggiati per l’anno in corso.
Ero riuscito a mettere a segno due colpi di coda decisivi, ma non avevo alcuna certezza sul risultato. Non sapevo se sarebbero bastati per superare la mia concorrente.
La Serata della Premiazione
Arrivò la tanto attesa serata. L’atmosfera era carica di emozione e goliardia. Durante la cena, fu un piacere rivedere colleghi delle altre agenzie: ci scambiavamo pareri, risate e abbracci.
Ma dentro di me ero teso.
L’attesa del verdetto era quasi insopportabile.
La prima premiazione riguardava il miglior acquisitore dell’ultimo trimestre. Con grande gioia, vinsi quel titolo, ma il momento clou era ancora da venire.
Quando fu annunciato il premio come Miglior Acquisitore dell’Anno 2012, il mio nome risuonò nella sala. Ero al settimo cielo. Avevo raggiunto l’obiettivo che mi ero prefissato, e la soddisfazione era immensa. Non era il valore economico del premio a contare, ma quella targhetta con il mio nome brillava come un simbolo di tutti gli sforzi, le difficoltà e le conquiste di quell’anno.
Riflessioni: La Luce Dopo la Tempesta
Ripensando a quel momento, una frase di Paulo Coelho mi torna spesso in mente:
“Se camminassimo solo nelle giornate di sole, non raggiungeremmo mai la nostra destinazione.”
Quell’anno era stato pieno di giornate piovose, di ostacoli che a volte sembravano insormontabili.
Eppure, superando ogni difficoltà, ero riuscito a costruire qualcosa di importante.
Anche oggi, ripensandoci, ho ancora i brividi.
È stata la dimostrazione che con determinazione, supporto e un pizzico di ambizione, i traguardi che sembrano lontani possono diventare realtà.
E tu? Hai mai inseguito un obiettivo con tutto te stesso, anche quando sembrava difficile da raggiungere?
Raccontami quel momento in cui la tua determinazione ha fatto la differenza.
Roberto Coccoli - Rea 572995
La Corsa al Premio
I miei colleghi, percependo quanto tenessi a quell’obiettivo, fecero squadra intorno a me. Mi
incoraggiavano a concentrarmi sulle acquisizioni più che sulle vendite, perché sapevano che in quel campo avevo buone possibilità di eccellere. Anche se cercavo di non far trasparire troppo la mia ambizione, loro avevano capito quanto significasse per me.
Non ero il migliore nelle vendite, dove alcuni colleghi “pezzi grossi” avevano una marcia in più. Ma con le acquisizioni avevo trovato il mio punto di forza. A dicembre, il mio titolare lasciò intendere, quasi casualmente, che il premio si sarebbe giocato tra me e una ragazza di un’altra agenzia del gruppo. La sfida era aperta, e io ero determinato a dare il massimo.
Gli Ultimi Sforzi
Nel rush finale, un collega fidato, Davide, mi supportò. Mi spronò e mi aiutò a portare a casa due incarichi chiave proprio negli ultimi giorni di dicembre. Anche se gli incarichi erano vincolati a partire da gennaio, i proprietari accettarono di firmare a dicembre, consentendo che fossero conteggiati per l’anno in corso.
Ero riuscito a mettere a segno due colpi di coda decisivi, ma non avevo alcuna certezza sul risultato. Non sapevo se sarebbero bastati per superare la mia concorrente.
La Serata della Premiazione
Arrivò la tanto attesa serata. L’atmosfera era carica di emozione e goliardia. Durante la cena, fu un piacere rivedere colleghi delle altre agenzie: ci scambiavamo pareri, risate e abbracci.
Ma dentro di me ero teso.
L’attesa del verdetto era quasi insopportabile.
La prima premiazione riguardava il miglior acquisitore dell’ultimo trimestre. Con grande gioia, vinsi quel titolo, ma il momento clou era ancora da venire.
Quando fu annunciato il premio come Miglior Acquisitore dell’Anno 2012, il mio nome risuonò nella sala. Ero al settimo cielo. Avevo raggiunto l’obiettivo che mi ero prefissato, e la soddisfazione era immensa. Non era il valore economico del premio a contare, ma quella targhetta con il mio nome brillava come un simbolo di tutti gli sforzi, le difficoltà e le conquiste di quell’anno.
Riflessioni: La Luce Dopo la Tempesta
Ripensando a quel momento, una frase di Paulo Coelho mi torna spesso in mente:
“Se camminassimo solo nelle giornate di sole, non raggiungeremmo mai la nostra destinazione.”
Quell’anno era stato pieno di giornate piovose, di ostacoli che a volte sembravano insormontabili.
Eppure, superando ogni difficoltà, ero riuscito a costruire qualcosa di importante.
Anche oggi, ripensandoci, ho ancora i brividi.
È stata la dimostrazione che con determinazione, supporto e un pizzico di ambizione, i traguardi che sembrano lontani possono diventare realtà.
E tu? Hai mai inseguito un obiettivo con tutto te stesso, anche quando sembrava difficile da raggiungere?
Raccontami quel momento in cui la tua determinazione ha fatto la differenza.
Roberto Coccoli - Rea 572995